Scenografica sfilata delle nazionali partecipanti da viale Verdi fino all’ippodromo Sesana
da Il Tirreno.it di Giovanna La Porta
MONTECATINI. Oltre 6 mila persone hanno sfilato sabato sera, 1 luglio, per le vie del centro inaugurando ufficialmente il mondiale di basket over 50 edizione 2017. Il corteo, partendo dal viale Verdi, si è snodato in corso Roma passando attraverso piazza del Popolo per raggiungere, percorrendo a passo d’uomo (e di danza, in qualche caso) la circonvallazione dello stadio, l’Ippodromo Sesana. Qui, sulle note di Despacito, è iniziata la vera festa. Come alle Olimpiadi, intere famiglie schierate per acclamare la Nazione del cuore.
I più “pasionari”sicuramente gli argentini, in testa al serpentone per ragioni di alfabeto. Una delegazione davvero numerosa quella dei biancocelesti, inferiore per presenze forse soltanto alla Germania. Il gruppo degli italiani, come da copione, era guidato da Mario Boni, montecatinese di adozione e di pelle. Le più eleganti le polacche, con una tenuta tipica bianca e bordeaux e i guanti bianchi. Le più belle, forse, le ungheresi. Simpatici i giapponesi in kimono e gli svizzeri con il loro classico e amato campanaccio. I brasiliani, gialli e verdi come da copione, somigliano a una schiera di cocoriti: cantano, ridono e ballano.
Montecatini, per qualche ora, dimentica le tristezze della crisi, delle Leopoldine mancate, delle saracinesche dei negozi abbassate. I più socievoli i messicani, travestiti da lottatori di wrestling e a caccia di selfie con il pubblico ai lati della strada. Passa la Russia e qualcuno scherza: “Questi giocano in casa”. Allegri gli uruguagi con i loro cori da stadio, sotto tono gli Stati Uniti. Stand e musica dal vivo al Sesana per intrattenere con baldoria e buon cibo le migliaia di ospiti internazionali. Fino alle ore piccole. Come ai bei tempi della città terme d’Europa.
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