Tre nuove “borchie” su viale Verdi, nella walk of fame, la camminata delle glorie e dei personaggi illustri, nati o passati da Montecatini Terme. L’amministrazione comunale dal 2011 ha istituito la cerimonia che dà prestigio alla città e ai suoi “figli” da mostrare a chi passeggia per il viale più conosciuto della città. E il basket, lo sport cittadino, da oggi ha tre nuovi nomi da esibire con le placche, poste all’altezza delle Leopoldine, di Mario Boni, Andrea Niccolai e dell’indimenticato allenatore Gianfranco “Cacco” Benvenuti, allenatore a Montecatini dal 1991 al 1994, scomparso nel 2012 dopo una carriera ad alti livelli.
Un’idea nata durante i mondiali di maxi basket dello scorso luglio e concretizzata questa mattina, di fronte a tanti storici dirigenti del basket, Tonfoni, Celli, Rattazzi, agli stessi Boni, Niccolai, alla vedova di Benvenuti, la signora Graziella, agli assessori Ialuna e De Paola, al presidente del Montecatini Terme Basketball Cardelli.
“E’ un onore scoprire queste targhe – ha detto l’assessore Ialuna, ideatore della Walk of fame – a Montecatini nel nostro storico viale Verdi, a due passi dalle “borchie” di Vivaldo e Nello Bellei, i driver per eccellenza della nostra città, al pivot Massimo Masini. Dire Benvenuti significa ricordare la storia dei grandi allenatori toscani che hanno fatto carriera in Italia e che hanno lasciato un grande segno nel mondo dello sport”. Emozionata la vedova, la signora Graziella, che ha ringraziato Montecatini per il grande affetto sempre dimostrato per il marito. Un maestro di bravura che con l’allora Lotus portò Montecatini in A2 nel 1992 e poi per due volte ai play-off in A1
“E’ un grande onore per me – ha detto Andrea Niccolai, uno dei giocatori più forti nel panorama nazionale del basket, uomo da 60 presenze in nazionale, partito dalla fine degli anni Ottanta dalle giovanili della sua Montecatini per arrivare a vincere scudetti e coppe con Treviso, Roma, e poi Bologna, Milano e Biella prima di intraprendere la carriera dirigenziale e quella da coach (attualmente è a Firenze) – ricevere questa onorificenza dalla mia città, dal Comune, dalle persone che evidentemente mi vogliono bene e diventare uno dei nomi letti nelle passeggiate dei montecatinesi. Montecatini è una città che ama lo sport, ama il basket, vedersi “ricordati” così è motivo di grande soddisfazione, con Mario Boni nel filo che ci lega da sempre a questa città. Per il futuro? Sono molto legato alla mia attività di allenatore, chissà che non possa tornare a Montecatini più avanti”. Una promessa non da poco.
L’assessore De Paola ha ricordato i mondiali Fimba di luglio, un record di presenze e di squadre in un evento organizzato grazie a Boni: “Un evento planetario di grande successo nel corso del quale mi è venuta l’idea di celebrare anche Boni, Niccolai e Benvenuti nella lunga lista di personaggi che si trovano qui sulla passeggiata di viale Verdi. Se lo meritano tutti, innamorati di questa città per vari motivi”.
Non poteva mancare nel suo commento proprio Mario Boni, montecatinese d’adozione, arrivato nell’anno 1985 (e infatti la sua placca riporta proprio quella data) in una Panapesca che nel giro di poco tempo compì la scalata alla serie A1 partendo dalla B, vincendo stagioni su stagioni. Per lui una carriera fatta di valanghe di canestri, di un titolo di capocannoniere, di una Korac vinta in Grecia e di oltre 10 promozioni. “Sono arrivato qui che ero un ragazzo di appena 22 anni – ha detto Boni – e qui sono diventato uomo. Ringrazio tutti per aver pensato a me e a questa borchia su viale Verdi, è un onore sentirmi montecatinese e un piacere rivedere con i capelli bianchi tante persone che hanno rappresentato per me dei momenti storici e indimenticabili”.
Un po’ come a Hollywood, ma solo più piccolo, la Walk of fame da oggi è più ricca, più sportiva e più montecatinese.
Testo: Matteo Baccellini
Foto: Daniele Lenzi
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